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Vogliono fotterci come i salernitani? Meglio restare vigili

Per adesso non è accaduto e, a parte le polemiche per il caos biglietti per la trasferta di Amsterdam e ora in vista di Atalanta-Napoli, tutto è filato regolare.

Ma non è detto che si vada avanti così. Quanto successo in occasione di Lazio-Salernitana deve necessariamente metterci in guardia, alzare l’asticella della vigilanza e della sorveglianza sensibilizzando anche quella parte della stampa che non sembra avere alcun interesse nel tutelare i tifosi e raccontare problemi e disagi perché solo legata al comodo accredito allo stadio, un ottimo modo per fare “turismo sportivo” appresso al nostro amato Napoli.

Ci vorranno fottere come Lotito ha fatto coi salernitani (per poi restare fottuto lui sul campo)? In occasione della partita di domenica la Lazio e le Autorità hanno di fatto limitato la presenza di tifosi granata all’Olimpico attraverso due discutibili artifizi: il Gos ha ridotto pesantemente la capienza del settore ospiti; solo 500 biglietti dove potrebbero entrare 3.500 persone (il 5% della capienza totale); il club invece ha stabilito l’obbligo di fidelity card della Lazio per tutti i residenti fuori regione.

Quasi tutti i salernitani hanno disertato la trasferta (e hanno fatto bene!) per protesta dopo stagioni nelle quali gli esodi di massa all’Olimpico erano rimasti nella storia, il primo nel 1998 in occasione dell’esordio con la Roma di Zeman con ottomila granata sugli spalti che esplosero al primo gol di Song.

Al di là delle beghe Lotito-Salerno, in mancanza di un intervento deciso si rischia di veder tracciata la strada illegale per limitare gli esodi di massa di tifosi napoletani in un 2023 in cui ci giocheremo lo Scudetto dopo 33 anni.

Alcuni anni fa, proprio in occasione della partita decisiva a Firenze, il club allora di Della Valle stabilì scandalose modalità di vendita dei biglietti del settore ospiti. Il rischio è che altre società, per non farsi invadere lo stadio dai supporters azzurri anche allo scopo di coprire limiti gestionali e rifarsi il trucco davanti ai propri tifosi, adottino provvedimenti restrittivi ben oltre quelli richiesti dall’Osservatorio del Viminale.

Lo capiremo a gennaio con Sampdoria-Napoli che in teoria dovrebbe essere trasferta libera come a Cremona. Già certa – ma per volontà delle Autorità – l’assenza dei tifosi napoletani residenti in Campania a Salerno e La Spezia.

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