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Trasferte Napoli: Como rievoca dolci ricordi, ma ci sarà problema biglietti

E’ una trasferta che viene ricordata da molti come dolcissima e non solo per quel gol di Andrea Carnevale che ci diede quel punto decisivo in vista del 10 maggio. Il Sinigaglia in altri tempi è stato invaso dai napoletani del Nord e della vicina Svizzera in nome di un senso di appartenenza che si fa più forte nelle comunità di emigrati.A Como, nel gennaio del 1986, consegnammo una targa a Diego Armando Maradona; la foto di Salvatore Cudazzo (cerchiato nell’immagine) con il Pibe de Oro è nella nostra storia e nella storia del tifo azzurro. Diego fece poi gol rispondendo allo sfortunato Stefano Borgonovo.


Ne è passata di acqua sotto i ponti: Diego vive nei ricordi, tre scudetti sono stati conquistati, il calcio di una volta non c’è più. E la trasferta di Como non sarà più come quelle degli anni ’80. L’ultimo scontro diretto risale alla serie B 2003/2004: fu il punto più basso della gestione Simoni e fu una clamorosa sconfitta sul campo dell’ultima in classifica.
Il Como torna in serie A dopo anni e anni di anonimato grazie anche ad una proprietà straniera.

Lo stadio Sinigaglia è omologato per appena 8.000 spettatori, poco più di 700 nel settore ospiti. Per affrontare la serie A la capienza dovrà essere riportata almeno ai valori precedenti, cioè 14.000 posti. Il rischio è che la squadra lariana giochi in un altro stadio per alcune settimane o addirittura per qualche mese, ma si conta di rimettere l’impianto a norma in tempi ragionevoli.
Il problema dei biglietti ospiti ci sarà comunque perché la capienza certamente sarà inferiore ai 1.500 posti. E anche nei settori ordinari il Como attua una serie di misure per evitare invasioni di supporters ospiti, qualche volta con buon esito, a volte con esito modesto come in occasione della sfida di quest’anno contro il Catanzaro. Non si esclude che vigliaccamente si decida per l’ennesimo divieto di trasferta.

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