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Spezia-Napoli: hanno offeso Diego, ma la nostra bandiera sventola più fiera

Alla fine di quei quattro miserabili non gliene fregava nulla a nessuno. Alla fine quei soggetti sono stati zittiti in campo da Politano e Zielinski e sugli spalti dai nostri tifosi. Sono stati annichiliti da quella bandiera con il volto di Diego che sventolava fiera in quella porzione di stadio di provincia.

Alla fine la nostra superiorità è emersa ancora una volta e si è concretizzata in quella bandiera che Milano Azzurra ha portato in giro per l’Italia dopo averla sventolata sotto la sede del Consolato Argentino per ricordare Diego ad un anno dalla scomparsa.
Gli spezzini intonavano cori offendendo Maradona e quella bandiera sventolava più forte e più fiera nonostante il caldo. Perché stavano profanando il nostro Diego e noi lo abbiamo onorato in modo ancora più deciso.
Non ci interessa neanche che l’assessore (leghista!) di La Spezia, tale Brogi, abbia escluso che siano stati intonati cori contro Maradona, un altro che come Allegri sarebbe ottimo cliente di uno spot che risuonava al San Paolo negli anni ’80 e ’90, quello di Uditok
Alla fine non ci interessa più di tanto neanche la preannunciata (da noi) chiusura della Curva A, anche se ci dispiace per i ragazzi dei gruppi. Perché noi siamo superiori ai cori, alle offese, ai “lavalicolfuoco”. Ma Diego no, Diego non si può toccare. Come i profeti Gesù e Mohamed. Chi conosce i fatti sa che a Napoli è così.
Ha ragione Beppe Bruscolotti quando dice che non li perdonerà mai; non li perdoniamo neanche noi pur sapendo che non tutti gli spezzini sono come quei quattro poveracci. Quanti di essi si presenteranno a Fuorigrotta l’anno prossimo? Forse in molti, visto che a Napoli non corrono rischi perché sono ben divisi dagli altri e non c’è una gestione dell’ordine pubblico che li fa passare in mezzo alla città…

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