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Serie A sempre più lombarda: pronti per Cremona e Monza, campi ostici

Perdiamo Genova e Venezia, ma troviamo Cremonese e Monza. La stagione delle trasferte si è conclusa in modo non proprio felice domenica allo stadio Picco di La Spezia con le provocazioni e gli scontri tra tifosi. Era la prima stagione del post Covid e anche per questa è stata entusiasmante.

Non andremo più a Marassi a vedere la partita con il Genoa, quella che evoca dolcissimi ricordi della promozione congiunta del 2007; e non andremo neanche a Venezia dove abbiamo dato spettacolo sugli spalti in un settore ospiti ridotto al 50% della capienza.
Ritroviamo dopo oltre 20 anni la trasferta di Cremona. Era la stagione 1998/99 e il Napoli di Ulivieri faticava non poco per restare agganciato alla corsa promozione. Di quella partita si ricordano uno scandaloso rigore negato a Stefan Schwoch e poi i gol del grigiorosso Ghirardello e del napoletano Pesaresi per il definitivo 1-1. Per tornare ad una partita di serie A bisogna tornare addirittura alla stagione 95/96: sulla panchina azzurra c’era Boskov, su quella lombarda il compianto Gigi Simoni che l’anno dopo sarebbe passato proprio al Napoli; anche in quel caso finì 1-1 con i gol di Buso per gli azzurri e di Tentoni per i grigiorossi.
Proprio due doppiette di Tentoni e Florijancic ad inizio stagione caratterizzano i due incontri precedenti allo stadio Zini, entrambi finiti 2-0 per i padroni di casa. Quello del settembre del 1993 fu decisivo: dopo quella partita Marcello Lippi, in odore di esonero immediato, cambiò formazione e diede il via alla cavalcata verso la zona Uefa.
Il Napoli non ha mai vinto a Cremona in serie A contro i grigiorossi in campionato, neanche nel primo anno di Maradona e neanche nell’anno in cui si giocò sul campo neutro di Monza e Diego segnò il primo gol dopo il suo rientro ritardato dall’Argentina per le polemiche con Ferlaino che non aveva voluto cederlo al Marsiglia di Bernard Tapie.
Per trovare un successo azzurro bisogna tornare alla Coppa Italia 1994/95: all’andata, in un San Paolo deserto, finì 3-0. A decidere in favore del Napoli anche il match di ritorno fu un gol del condor Agostini nel finale. Risale addirittura al primo Dopoguerra l’unico successo in campionato, quello di serie B 49/50; era il Napoli di Eraldo Monzeglio che vinse il torneo cadetto.
Il Napoli ha giocato anche diverse gare allo Zini di Cremona in campo neutro. Solo una viene ricordata con gioia: nel 1992 un temutissimo Verona-Napoli fu deciso da un bel gol di Andrea Silenzi. Disastroso il precedente del 1989 quando allo Zini gli azzurri, già con la pancia piena per il trionfo in Coppa Uefa, furono travolti dalla Sampdoria di Vialli e Mancini: 4-0 e Coppa Italia ai blucerchiati.
Ma il prossimo anno giocheremo per la prima volta contro il Monza in serie A. Per i brianzoli è la prima esperienza in massima serie quella conquistata dopo il rocambolesco doppio confronto con il Pisa. A Monza ci sono i già citati dolci ricordi della partita in campo neutro con la Cremonese nel 1989. Ma non solo. Due gli scontri diretti in serie B risalenti ad una ventina di anni fa: nel primo anno di cadetteria gli azzurri di Ulivieri s’imposero per 1-0 con un gol di Angelo Paradiso nel gennaio del 1999; finì invece 0-0 qualche mese dopo nel campionato che poi avrebbe riportato in serie A la squadra di Novellino.
Ma c’è un altro bel precedente al Brianteo: nell’estate del 1996 prese il via proprio da un successo sul Monza, firmato da una magistrale punizione di Massimiliano Esposito, la cavalcata che avrebbe portato gli azzurri alla finale di Coppa Italia. Elemento comune di tutte queste partite la massiccia presenza di supporters azzurri. E oggi come allora l’apporto non mancherà.
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