“Nomade, odio Bergamo, bergamasco chi non salta”, ma l’Atalanta ci ha dato una grande lezione…
Sono impressionanti le immagini pubblicate la scorsa settimana sull’account Youtube dell’Atalanta: certificano lo stato avanzatissimo dei lavori di ricostruzione della Curva Morosini dello stadio Azzurri d’Italia.
La fase in corso riguarda la copertura che è in via di installazione. I video dagli spalti con il time lapse raccontano l’incredibile efficienza tipicamente bergamasca nel rispettare i tempi programmati, quelli con il drone testimoniano la qualità architettonica del più ampio e complesso progetto di riqualificazione del Gewiss Stadium.
La Curva Morosini e il vicino settore ospiti verranno completamente ricostruiti in tempi record: l’abbattimento era stato effettuato lo scorso 8 giugno, i lavori erano partiti subito e già nelle prime giornate di campionato chi ha visto l’Atalanta in tv ha potuto ammirare quella parte di stadio costantemente crescente dietro una delle due porte. Il settore riservato agli ospiti è stato spostato nella piccola Tribuna Laterale (detta Distinti Sud) che ha contenuto a fatica le tifoserie più numerose; quella del Napoli era poco numerosa perché la trasferta era stata vietata per motivi di ordine pubblico ai residenti in Campania.
La riapertura della Curva Morosini è prevista poco prima della fine del campionato in corso. Poi si passerà alla riqualificazione dei Distinti Sud. Il nuovo settore ospiti, inglobato nella Morosini, dovrebbe essere inaugurato nella prossima stagione e potrà contenere circa 1.300 spettatori.
La vicenda fa riflettere soprattutto se paragonata ad altre situazioni che non si riescono a sbloccare, su tutte quella annosa del terzo anello del Maradona interdetto su ordine dell’Autorità giudiziaria. Fa riflettere e crea disagio. Perché cantiamo “Odio Bergamo”, “Bergamsco nomade” e altro… ma dai bergamaschi, come da tradizione e da luogo comune, ci arriva una grande lezione che difficilmente sapremo imparare, a discapito – come sempre – del cittadino napoletano.