È andata anche peggio rispetto a quanto preannunciato mercoledì da Milano Azzurra. Il Giudice Sportivo ha ordinato la chiusura di tutti i settori che rappresentano il cuore della tifoseria laziale dopo la partita di Coppa Italia con la Roma. E la squalifica non riguarda la seconda competizione nazionale ma il campionato e in particolare la partita Lazio-Napoli in programma domenica 28 gennaio alle ore 18.00 in quanto per fatti di tale tipo il Codice di Giustizia sportiva non distingue tra le manifestazioni.

Dunque, salvo ribaltoni nel ricorso che il club di Lotito dovrebbe presentare a breve, la gara con i partenopei vedrà i settori Curva Nord, Distinti NordEst, Distinti NordOvest privi di spettatori. Da quei settori sarebbero infatti partiti i cori razzisti contro Romero Lukaku; per la bottiglia di birra lanciata dalla Tevere contro il romanista Bove elevata un’ammenda di 50.000 euro.

La decisione del Giudice Sportivo potrebbe condizionare quelle dell’Osservatorio del Viminale e del Casms sulla presenza dei tifosi ospiti residenti in Campania. Da un lato la mancata presenza degli ultras biancocelesti renderebbe meno pericolosa la partita, ma dall’altro lato proprio il fatto che gli stessi non potranno entrare all’Olimpico aggraverebbe la situazione; la sensazione è che la trasferta verrà vietata ai supporters partenopei della Campania o della Provincia di Napoli anche se in possesso di tessera del tifoso. La decisione definitiva arriverà tra il 18 e il 22 gennaio.

DUBBI SUL PRECEDENTE DI AVELLINO-JUVE STABIA

Ma c’è anche un altro particolare interessante che viene dalla Lega Pro. Potrebbe prendere forma in queste ore: l’Avellino si è visto chiudere la Curva Sud dopo i fatti del derby di Benevento. Tuttavia, in sede di GOS non c’è un divieto per gli abbonati biancoverdi di acquistare biglietti di altri settori in vista della partita in programma al Partenio-Lombardi contro la Juve Stabia; se tale consuetudine venisse applicata anche alla partita dell’Olimpico, i biancocelesti abbonati nei settori chiusi potrebbero comprare tagliandi di altri settori a causa di un “buco” nelle disposizioni di legge.