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Due feriali di pomeriggio: rivolta a Genova contro il maledetto calcio moderno

E’ partita da Genova rossoblù l’ennesima polemica contro le malefatte del calcio moderno. La Gradinata Nord ha pesantemente contestato date e orari delle prossime due partite dei grifoni che sono ospiti della Fiorentina lunedì alle 18.30 ed esattamente 4 giorni dopo, venerdì alle 18.30, ricevono la Lazio a Marassi.Pensano evidentemente che a Genova non lavori nessuno – si legge nel duro comunicato dei supporters rossoblù – I vertici del calcio decidono senza ritegno e non hanno alcun rispetto del tifoso essendo totalmente asserviti alle televisioni. Vergogna senza se e senza ma“. La Nord ha comunque promesso di esserci anche a Firenze e ha invitato tutti i tifosi rossoblù a venire in trasferta e poi ad affollare il Ferraris. Il Genova ha fatto registrare un clamoroso record di abbonati, oltre 27.000.
La squadra di Gilardino è stata particolarmente sfortunata: il posticipo con la Fiorentina è stato deciso per favorire il rientro dei viola dalla Repubblica Ceca dopo l’impegno di giovedì pomeriggio in Conference League con il Viktoria Plzen e in vista del ritorno che si gioca giovedì 18 al Franchi secondo lo schema “giovedì-lunedì-giovedì”. L’anticipo al venerdì contro la Lazio è stato invece deciso in vista della semifinale di ritorno di Coppa Italia tra i biancocelesti e la Juventus, in programma martedì 23 aprile all’Olimpico; per evitare di sfavorire troppo i tifosi rossoblù si poteva forse prevedere che almeno la gara di Marassi si giocasse di sera e che venisse anticipata alle 18.30 Cagliari-Juventus che pure si gioca di venerdì; ma alle tv non piace che le “big” giochino in orari diversi da quelli serali.

A SETTEMBRE LO STOP A ROMANISTI E NAPOLETANI PER COLPA DELLA TV

E’ l’ennesima conferma che a comandare sono le televisioni. A settembre per colpa delle pay tv, che non vogliono la concomitanza tra le partite delle squadre di più seguite, ai tifosi di Roma e Napoli furono vietate rispettivamente le trasferte di Torino e Bologna per motivi di ordine pubblico, ma anche perché il calendario proponeva i due incontri in un modo “perfetto” per consentire nuovi scontri in autostrada tra supporters di opposte fazioni provenienti dalle due città e diretti a Nord.

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