Cristiano Ronaldo ha veramente accettato il trasferimento al Napoli. Non è una boutade né una “corbellata” né un pesce d’aprile maturato ad agosto la trattativa tra il Manchester United e De Laurentiis.

Lo ha confermato a Milano Azzurra uno dei massimi esperti di mercato italiani, non i soliti pseudogiornalisti della “Prima Repubblica” con la benedizione di ex dirigenti squalificati. E lo avrebbe confermato un calciatore della Nazionale portoghese al telefono con Mario Rui.

Ad ostacolare l’arrivo di Ronaldo è il mancato accordo tra Manchester e Napoli sulla valutazione di Victor Osimhen: gli inglesi non vogliono tirare fuori più di 90 milioni di euro pagando la quasi totalità dell’ingaggio del portoghese.

L’obiettivo di De Laurentiis e Giuntoli è ottenerne 100 con due effetti: avere Ronaldo per un anno allo scopo di vincere il campionato e far strada in Europa, proseguire l’opera di ristrutturazione programmata della squadra nel corso del 2023 sulla scia di quanto fatto brillantemente da Maldini e Massara con il Milan, unico club a vincere tenendo i conti in ordine.

I tifosi azzurri sono già divisi tra chi ritiene l’operazione un capolavoro tecnico e di mercato e chi invece fa notare che Ronaldo compie 38 anni a febbraio e che gli azzurri perderebbero il centravanti che ha caratterizzato l’ultima brillante stagione.