Reintroduzione della tessera del tifoso anche in ricevitoria. E’ questa la conseguenza più temuta dai supporters napoletani dopo l’esplosione dell’inchiesta che ha portato la Guardia di Finanza ad effettuare perquisizioni a Napoli e provincia nei confronti di un gruppo di persone che avevano messo su un sistema per lucrare sulla richiesta dei biglietti per le partite degli azzurri al Maradona.

Nella vicenda sarebbero coinvolti alcuni steward in servizio allo stadio e i gestori di alcune ricevitorie presso le quali il gruppo acquistava biglietti con nomi di fantasia per poi contraffarli e rivenderli a prezzo maggiorato. Questo potrebbe portare il Napoli a riflettere sull’opportunità di reintrodurre l’obbligo della tessera del tifoso anche in ricevitoria; era stata abolita ad aprile dopo il riavvicinamento, con tanto di foto di gruppo, tra Aurelio De Laurentiis e i gruppi ultras delle due curve, tra i quali quei pochi (Fedayn in testa) che per mentalità non si erano tesserati. La società non vorrebbe arrivare a questa misura estrema, ma lo sdegno tra i tifosi napoletani è notevole.

Secondo indiscrezioni, la Procura di Napoli e la Guardia di Finanza avrebbero monitorato per settimane alcuni gruppi su Facebook dove i tagliandi venivano venduti a prezzo maggiorato poche ore dopo la messa in vendita e il relativo esaurimento degli stessi causa grande richiesta. Si valuta se lo stesso sia accaduto per alcune partite del Napoli in trasferta dell’ultimo periodo.