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Incidenti A1: molti dirigenti di Polizia non vogliono chiusura settori ospiti; a Genova tensione in Gradinata

Fanno discutere non poco i recenti scontri di domenica sull’autostrada Firenze-Roma tra ultras napoletani e romanisti; entro 48 ore si deciderà sui provvedimenti che il Ministero vorrà adottare. Molti dirigenti di polizia sarebbero contrari alla chiusura dei settori ospiti degli stadi dove giocheranno Roma e Napoli.

Infatti la chiusura dei settori spingerebbe i supporters di altre regioni o della regione di appartenenza della squadra avversaria a sparpagliarsi in altri settori occupati dai tifosi di casa. L’ordine pubblico sarebbe in questo caso ancora più a rischio. Lo conferma quanto accaduto domenica a Genova quando si sono rischiati tafferugli in Gradinata Nord dove erano presenti numerosi tifosi del Napoli provienienti da altre regioni e che non erano soggetti all’obbligo di acquistare il biglietto del settore ospiti.

Sono stati collocati dagli steward nella porzione dell’anello inferiore più vicina alla Tribuna; con loro c’erano anche diversi georgiani al seguito di Kvicha Kvaratskhelia. A poca distanza c’era un gruppo di supporters sampdoriani con bandiera al seguito. Ad alimentare la tensione sarebbero stati due tifosi napoletani che avrebbero tentato di strappare una sciarpa della Sampdoria ad un ragazzo che stava passando dopo essere andato al bar. Secondo alcuni gli avrebbe anche detto “vattene di là coi tuoi ché già è assai che ti fanno stare nella curva genoana”.

Subito dopo gli episodi del rigore parato da Audero a Politano e poi del gol di Osimhen la tensione è salita e gli steward sono arrivati in gran numero per delimitare la porzione occupata dai tifosi napoletani (nella foto qui a destra). Sul finire della gara, quando si è rischiato lo scontro fisico (e qualche schiaffone sarebbe volato), in Gradinata Nord sono arrivati i dirigenti di polizia che hanno anche identificato due supporters napoletani ed hanno con autorevolezza imposto ai tifosi blucherchiati di smetterla e di tornare a casa.

Non è la prima volta che accade: episodi del genere c’erano stati a Verona lo scorso anno e a Bergamo quest’anno.

Per questo proprio i dirigenti presenti all’esterno favoriscono il concentramento dei tifosi nel settore ospiti anche garantendo l’ingresso in deroga di chi ha comprato biglietti di altri settori. È successo soprattutto mercoledì sera al Meazza. Il problema c’era e c’è: i settori ospiti di quasi tutti gli stadi – ad esclusione di Roma, Milano, Torino, Bologna, Udine e Reggio Emilia, non riescono a contenere i tifosi napoletani che ogni volta si contendono i pochi biglietti messi in vendita online.

A SALERNO E LA SPEZIA SENZA TIFOSI

Problemi di questo genere non ce ne saranno almeno fino a metà febbraio: a prescindere da quanto accaduto domenica a Badia al Pino, il Ministero avrebbe già comunque vietato a tutti la trasferta di Salerno del 21 gennaio (vendita senza tessera riservata solo ai residenti in provincia di Salerno) e potrebbe fare lo stesso con la partita del 5 febbraio a La Spezia dove sarà chiuso il settore ospiti e si studiano soluzioni per evitare proprio i rischia poc’anzi elencati.

TIFOSI AZZURRI: “PRONTI A DENUNCIARE TICKETONE E MINISTERO”

Ma a febbraio? Se il Ministero adotterà l’assurda sanzione del divieto di trasferta per i residenti in Campania, anche se tesserati, qualcuno già è pronto ad adire le vie legali. Se ne parlava già domenica sera a Genova dopo la partita. “Chiamerò il mio avvocato e farò causa a Ticketone che si fa pagare 32 euro per rinnovare una tessera scrivendo che potrò andare anche ad assistere ad eventi per i quali ci sono limitazioni”, spiega un tifoso. Altri annunciano addirittura di voler diffidare Federcalcio, Lega e Ministero. Quel che è probabile è che il Napoli dovrà essere sostenuto soprattutto dai tifosi del Centronord, una eventualità alla quale forse non siamo preparati visto lo scarso tifo durante Inter-Napoli quando non sono bastati 4.600 tifosi nel Terzo Anello Blu per cantare e farsi sentire.

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