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Biglietti Napoli-Sampdoria: indaga la Procura che potrebbe sentire TicketOne

La Procura di Napoli aggiungerà la vicenda dei biglietti di Napoli-Sampdoria nel faldone dell’inchiesta sul bagarinaggio 2.0 aperta alcune settimane fa. I magistrati partenopei potrebbero ricorrere all’intervento del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche della Guardia di Finanza.

L’inchiesta, che ha già portato ad una serie di perquisizioni, mira a chiarire alcuni aspetti della caotica vendita dei biglietti della partita Napoli-Sampdoria del 4 giugno. Un bug nel sistema di TicketOne ha permesso a migliaia di utenti di saltare le lunghe code digitali, anche di 250.000 utenti, ed acquistare tagliandi.
Nelle ore successive al sold out su vari siti, su tutti E-bay, sono comparsi annunci di vendita di biglietti a prezzi 6 volte superiori a quello originario. Tra l’altro, i tagliandi erano ufficialmente incedibili. Si consiglia ai tifosi di non acquistarli: le forze dell’ordine controlleranno i varchi e una falsificazione  del biglietto con la non corrispondenza tra nominativi può portare ad un Daspo.

SULLE CHAT: “ANDIAMO A FARE UNA PALIATA A QUESTI BASTARDI”

Intanto su diverse chat di Telegram sono stati pubblicati screenshot degli annunci sui siti. Alcuni utenti hanno proposto di far finta di essere interessati e di presentarsi allo scambio in strada per riempire di botte gli speculatori sulla passione. Per questo ai tifosi in buona fede si consiglia di andare al Maradona a godersi lo spettacolo finale senza lucrare.

Secondo indiscrezioni, la Procura potrebbe anche sentire i responsabili di TicketOne per avere informazioni sul presunto attacco hacker ai danni del sito durante le operazioni di vendita. Smentite per ora negli ambienti investigativi ipotesi di minacce da parte di organizzazioni criminali. A quanto pare, i bagarini 2.0 avrebbero solo approfittato di una reale falla nel sistema. Ma vista la delicatezza del tema e le polemiche scoppiate negli ambienti del tifo i magistrati vogliono vederci chiaro a 360 gradi.

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